Ubrogepant approvato per il trattamento dell’attacco emicranico acuto

Ubrogepant: cosa è?

Nel dicembre 2019, la FDA (Food and Drug Administration) ha approvato l’impiego dell’ubrogepant per il trattamento dell’attacco acuto di emicrania con o senza aura nell’adulto. Il farmaco (nome commerciale Ubrelvy) rappresenta il primo di una nuova categoria di molecole antagoniste del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina utilizzato nel trattamento acuto.

L’emicrania

L’emicrania è una patologia invalidante che coinvolge, solo negli Stati Uniti, quasi 40 milioni di persone. In molti casi, gli attacchi emicranici sono resistenti ai comuni analgesici da banco o alle molecole specifiche già disponibili per il trattamento dell’attacco (es. triptani).

Il dolore emicranico è talmente forte che spesso si accompagna a nausea, vomito, ipersensibilità alla luce e ai suoni. In alcuni casi possono comparire sintomi neurologici focali (la cosiddetta aura), come ad esempio disturbi della vista (scotomi, deformazioni, linee a zig-zag, lampi luminosi). Sono documentate anche parestesie (formicolii) o disturbi della parola. L’emicrania è più frequente nelle donne rispetto agli uomini e interessa circa il 10% della popolazione mondiale.

Efficacia dell’ubrogepant nel trattamento dell’emicrania

L’efficacia dell’ubrogepant (Ubrelvy) nel trattamento acuto dell’emicrania è stata dimostrata da due studi randomizzati, entrambi in doppio cieco, nei quali la molecola è stata confrontata con il placebo.

In entrambi gli studi, la percentuale dei pazienti liberi da dolore a due ore dell’assunzione era nettamente superiore rispetto a chi ha ricevuto placebo.

Ubrogepant: effetti collaterali

Tra gli effetti collaterali più comuni (tutti i farmaci, anche i più comuni o “da banco”, si portano dietro il carico di qualche effetto collaterale) sono stati riportati nausea, stanchezza, bocca secca. L’assunzione dell’Ubrelvy è controindicata in concomitanza con inibitori del citocromo P450 3A4 (alcuni antibiotici, come claritromicina ed eritromicina, oppure ancora il verapamil, il predinisone ed altri). Occorre pertanto prestare attenzione a terapie già in atto prima di assumere il farmaco. In caso di insuccesso, è comunque possibile assumere i comuni analgesici avendo cura di far passare almeno due ore dal tentativo con Ubrelvy.