La Miastenia Gravis
Cosa è?
La miastenia gravis è una malattia autoimmune caratterizzata da riduzione della forza muscolare (astenia) e da facile affaticabilità.
E’ determinata dalla compromissione dei recettori per l’acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare. La fibre nervose prendono contatto con quelle muscolari a livello della cosiddetta placca neuromuscolare: qui le fibre nervose rilasciano acetilcolina. L’acetilcolina si lega a recettori localizzati sulla membrana della fibra muscolare, facendola contrarre. Se questi recettori vengono distrutti, la contrazione – e dunque la forza – saranno di entità ridotta (ecco l’astenia). Una volta saturati i pochi recettori rimasti, un ulteriore rilascio di acetilcolina non determinerà una maggior contrazione muscolare.
La miastenia colpisce prevalentemente le giovani donne (20-40 anni) e gli uomini di età compresa tra i 50 e gli 80 anni. Non è comunque impossibile l’esordio anche ad età diverse, inclusa l’infanzia.
Data la base di tipo autoimmunitaria, la miastenia può associarsi ad altre condizioni con una analoga natura: alterazioni del timo, Lupus, tiroidite autoimmune, artrite reumatoide ecc.
Il timo è coinvolto nella maggior parte dei casi, con circa i 2/3 dei pazienti che presentano un timo iperplastico e un 10% con un timoma conclamato. Di questi, la metà è un timoma maligno.
I fattori scatenanti possono essere riconducibili a eventi traumatici o stressanti, come processi infettivi, la chirurgia, l’uso di alcuni farmaci e così via.
Nell’80% dei casi circa i pazienti presentano, nel siero, anticorpi anti-recettore dell’acetilcolina. Del restante 10-20% dei pazienti sieronegativi, circa la metà ha anticorpi anti recettorre tirosin-chinasi muscolo specifico (anti-MuSK). Questo è un enzima di superficie che, nella fase di sviluppo, aiuta l’aggregazione dei recettori per l’acetilcolina (AChR). Solitamente la positività a questi anticorpi indica una minor risposta ai farmaci anticolinesterasici, una minor probabilità di timoma e la necessità di una terapia immunomodulante più precoce.
Varianti
Tra le varianti occorre menzionare la miastenia oculare, che interessa solamente i muscoli oculari estrinseci (orbicolare).
La forma congenita è invece legata ad una ereditarietà autosomica recessiva, non è di tipo autoimmune e compare precocemente nell’infanzia. E’ il risultato di anomalie pre e postsinaptiche come:
- carenza di ricaptazione dell’acetilcolina (ridotta attività della colina acetiltransferasi)
- anomalie strutturali del recettore
La miastenia neonatale, invece, va distinta dalla forma congenita e colpisce circa 1/10 dei neonati da madre miastenica. E’ dovuta ad anticorpi (IgG) che attraversano la placenta. Scopare nel giro di alcune settimane.
Miastenia Gravis: Sintomatologia
Come abbiamo detto è caratterizzata da debolezza muscolare, che si manifesta come
- ptosi (palpebra che scende)
- diplopia (visione sdoppiata)
- debolezza dopo l’uso prolungato di uno stesso muscolo.
I muscoli oculari sono prima o poi coinvolti in qualche misura nella quasi totalità dei pazienti.
La crisi miastenica è invece una condizione di emergenza caratterizzata da debolezza dei muscoli respiratori e conseguente pericolo di soffocamento. E’ dovuta, in alcuni casi, alla riattivazione del sistema immunitarioIl sistema immunitario rappresenta un meccanismo di difesa d... (es. infezione). La progressione può essere rapida.
La crisi colinergica, al contrario, è determinata dall’assunzione di un eccesso di farmaci anticolinesterasici. Si associano diarrea, incremento della salivazione e della lacrimazione.
Diagnosi
Il sospetto clinico insorge di solito dopo la raccolta della storia del paziente. La conferma avviene attraverso il dosaggio degli anticorpi anti-AChR e con uno studio elettromiografico (incluso quello a singola fibra – SFEMG).
E’ possibile eseguire un test “al letto del paziente“, somministrando un anticolinesterasico e valutando il miglioramento dei sintomi. Dato il rischio di effetti collaterali (crisi colinergica) è sempre meglio eseguirlo in ambiente ospedaliero.
Più semplice il test del freddo: appoggiando del ghiaccio sulle palpebre per due minuti, la ptosi si riduce o scompare.
Oltre alla SFEMG, positiva nella quasi totalità dei casi, è possibile eseguire un test di stimolazione ripetitiva – detto anche test di Desmedt. Effettuando una stimolazione a 2-3Hz l’ampiezza del potenziale muscolare si riduce di almeno il 10% in circa 2 pazienti su 3.
E’ utile, infine, eseguire uno studio TC del torace per valutare la presenza di una iperplasia timica o di un timoma.
Miastenia Gravis: Terapia
La terapia sintomatica si avvale dell’uso di farmaci anticolinesterasici, che comunque non curano la miastenia ma combattono i sintomi.
La piridostigmina (Mestinon) si utilizza a dosaggi compresi tra 60 e 120mg ogni 4 ore circa, in base alla sintomatologia. Esistono anche formulazioni retard. Se compaiono crampi addominali o diarrea si può associare atropina assunta per bocca (0.4 mg).
Gli immunosoppressori e gli immunomodulanti agiscono invece sul problema di fondo, ma non risolvono i sintomi acuti. E’ possibile utilizzazre delle immunoglobuline EV (400mg per kg per 5 giorni) con benefici che arrivano a 60 giorni.
Anche i cortisonici sono utilizzati allo stesso scopo: prednisone (Deltacortene) 10mg al giorno a salire sino a 60mg, terapia da mantenere per un paio di mesi.
Possono essere infine utilizzati altri farmaci immunosoppressori (metotrexato, ciclofosfamide, azatrioprina ecc.) o la plasmaferesi.
NB: Le informazioni contenute in questa pagina hanno solo scopo informativo e non devono essere utilizzate per una diagnosi nè per impostare una terapia. Consultare sempre il proprio medico.