Mal di testa quando “cambia il tempo”

Mal di testa e tempo meteorologico?

Molte persone riportano una maggior incidenza di mal di testa quando piove, quando è nuvoloso o, più in generale, quando vi è una significativa variazione del tempo meteorologico.

L’influenza del meteo (pioggia, vento, variazioni di temperatura) sull’incidenza dell’emicrania è da tempo oggetto di studi. In una ricerca del 2011, condotta nei pressi della stazione metereologica di Vienna, ha cercato di portare chiarezza su questa presunta relazione.

Lo studio [1] ha investicato la correlazione tra il diario della cefalea di 238 pazienti affetti da emicrania con o senza aura e i dati registrati dalla stazione metereologica.

Emicrania, pioggia e vento: i risultati degli studi

L’analisi dei dati ha dimostrato un lieve incremento nell’incidenza del mal di testa nel caso di pressione atmosferica superiore al normale, di ridotta velocità del vento e di variazioni giornaliere di luce solare.

Tuttavia, nessuna di qeuste correlazioni è risultata significativamente statisticamente significativa – ovvero potrebbe essere frutto del caso o ancora essere talmente labili da richiedere campioni più consistenti e una più raffinata analisi dei dati.

In un altro studio [2], statisticamente poco significativo in quanto condotto solo su 28 persone, è stata rilevata una debole influenza delle variazioni della pressione barometrica sugli attacchi emicranici – variazioni che, spesso, possono essere solo rilevate strumentalmente.

Mal di testa e meteo: conclusioni

Per i motivi sopra elencati, l’influenza del meteo sulla frequenza degli attacchi emicranici risulta debole e facilmente confutabile; è possibile che l’aneddotica sia in qualche modo alimentata dalla percezione di benessere fisico e psichico in giorni particolarmente piovosi, freddi o minacciosi. Per dirlo in altre parole, nel caso di una brutta giornata il mal di testa ci sembra ancor più forte e invalidante.

Occorre comunque considerare che situazioni ambientali particolari – come nel caso della prolungata esposizione al sole e al calore, possono comunque facilitare l’insorgenza dell’attacco di mal di testa attraverso vari meccanismi (fotosensibilità, disidratazione, tensione muscolare dei muscoli della fronte e delle orbite e così via). In questo caso l’effetto, più che dal meteo, è legato alle caratteristiche fisiche dell’ambiente e dell’organismo (calore, luce, perdita di liquidi).
Un diario della cefalee ben fatto può aiutare a individuare i fattori scatenanti in ciascun individuo – giornate piovose comprese!

Riferimenti

[1] Zebenholzer K, Rudel E, Frantal S, et al. Migraine and weather: a prospective diary-based analysisCephalalgia. 2011;31(4):391‐400. doi:10.1177/0333102410385580

[2] Kimoto K, Aiba S, Takashima R, et al. Influence of barometric pressure in patients with migraine headacheIntern Med. 2011;50(18):1923‐1928. doi:10.2169/internalmedicine.50.5640